Ispirato dalla passione del padre per la musica, Valter Valdinoci sale sul palco fin da piccolissimo e si esibisce nel canto. Si appassiona a tal punto alle sette note che decide di studiare il sax ma essendo in quegli anni ancora un corso sperimentale, per avere un mestiere riconosciuto consegue il diploma in clarinetto. Compone per divertimento e partecipa a concorsi per canzoni dialettali, che lo vedono vincitore. 

Suona per diversi anni nell’Orchestra ‘I Poeti Superstars’ con cui collabora stabilmente.

Importanti vicende famigliari lo costringono a fare scelte diverse ma non si allontana mai dal mondo della musica. Anche come Vigile del Fuoco ha occasione di suonare nell’Orchestra. Affronta prove molto difficili e con la sua particolare sensibilità esponendo l’anima ai graffi, acuisce la visione dei fatti della vita arricchendola in profondità, consapevolezza, maturità e consente di fornirsi di nuovi strumenti per elaborare risposte migliori alle sfide che la vita propone e ripropone quasi con inspiegabile accanimento.

Con rinnovata forza e determinazione, finita la fase delle orchestre, c’è la rivisitazione del saxofono. Suona anche le tastiere affiancato dalla sorella come cantante. Fin da piccola Sabina ascoltava le prove e un giorno chiese di potersi esibire. Dotata di talento e notevole presenza scenica, segna in modo netto la carriera di Valter che per diversi anni si esibisce con lei raccogliendo vasti consensi di pubblico.Terminata la collaborazione con Sabina, il desiderio oggi è orientato verso il jazz. Valter sta compiendo una ricerca sul suo modo personale di suonare il sax alto. Adora esibirsi da solo ma con alle spalle una lunghissima carriera di musicista di diverse formazioni, si accompagna volentieri a bravi artisti che condividano il suo modo di intendere la professione di musicista. Ha sempre avuto un rapporto molto bello con le persone con cui ha suonato e ha avuto un ritorno sempre molto positivo dall’ambiente non sempre facile, data la natura un po’ ribelle degli artisti in generale.

Suona anche il flauto e l’EWI (Electronic Wind Instrument), uno strumento digitale simile ad un sintetizzatore, utilizzato per suonare stili moderni, oltre all’ uso delle tastiere e ovviamente del sax, canta in italiano e in dialetto napoletano. L’importanza di avere alle spalle tanta musica, tanto ascolto, tante ore di esercizio è importante perché più il serbatoio è pieno più evoluta sarà la capacità espressiva, e più sarà facile che possano uscire, per lo più casualmente, frasi nuove ed interessanti. Evitando quindi di fossilizzarsi su un genere ma ascoltando e suonando tutto come "jazzista", interprete di "classici" o "lisciarolo"… Valter è semplicemente e splendidamente un musicista, completo e professionale.

R.G.